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I magnifici
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Capitolo 1
1 Asclepio
2 Ippocrate
3 Dalle balsamiche stille …
4 Teofrasto
5 La scuola di Alessandria

Capitolo 2
Dall’Etruria a Roma

Scrive di botanica medica Dioscoride [40-90 d.C.] il più grande tra tutti i medici. Dante lo definisce il buon accoglitor del quale (Inferno IV, 123). Pedanio Dioscoride, nato ad Anazarba presso Tarso, e attivo all’epoca di Nerone (54-68 d.C.), scrive il De Materia Medica, una vasta e completa raccolta dei semplici, in particolare dei vegetali. Per elaborare l’intera materia senz’altro si avvale della propria esperienza e delle fonti orali e scritte cui accede nei suoi viaggi in qualità di medico militare. Tra le fonti scritte, indubbiamente le più accreditate sono il manuale di botanica medica di Diocle e l’erbario di Krateuas, pratico, ordinato alfabeticamente e corredato di illustrazioni

Capitolo 3
Uomini di ampia cultura medica
1 Dioscoride
2 Galeno
3 Plinio
4 Aulo Cornelio Celso

Capitolo 4
La medicina in età tardo antica

Capitolo 5
Gli enciclopedisti

Capitolo 6
Dalla polta dei latini al banchetto cortese

scientia herbarum lineamenti di storia Dioscoride Pietro Andrea Mattioli
pinax anfiarao

Pinax di Anfiarao: il serpente addenta la spalla di un malato, Museo Arch. Nazionale, Atene

Capitolo 1
Monachesimo
1 Rabano Mauro
2 Walfrido Strabone
3 Ildegarda

Capitolo 2
Schola Salerni
Mulieres salernitanae


Capitolo 3
Medicina laica
Medici di medicina laica
1 Taddeo Alderotti
2 Aldrobandino da Siena
3 Arnaldo da Villanova
4 Pietro Ispano

Scuola romana
Medicina araba

Scientia Herbarum Lineamenti di storia

La malattia, secondo Ispano, che segue le norme della medicina Ippocratico-galenica, viene concepita come squilibrio [in eccesso o in difetto] dei quattro umori e la cura viene escogitata in base alle qualità opposte tra l’umore, generante il male, e il farmaco usato per curarlo. Però, più di una volta affida la terapia a ingredienti che agiscono per analogia [secondo il principio similia simílibus curantur]: il capelvenere per la cura dei capelli, il corno destro del montone per il dolore della parte destra del capo, il sangue mestruale per la prevenzione del concepimento, il dente di un uomo morto per il mal di denti, il cervello della volpe per curare l’epilessia. Vi sono cure per analogia.

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scientia herbarum lineamenti di storia Dioscoride Pietro Andrea Mattioli

Capitolo 1
L’illustrazione botanica
L’iconografia medievale
La rinascita dall’osservazione naturalistica
I Marginalia
Un manoscritto di pregio

Capitolo 2
Gli Erbari a stampa
La ripresa degli studi naturalistici

Capitolo 3
I botanici dal 1600 a tutto il 1800

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I marginalia, note grafiche a margine dei manoscritti e dei libri a stampa, spesso realizzate addirittura dall’amanuense o dal lettore o dal proprietario per evidenziare qualche concetto espresso nel libro o per chiarire punti di difficile comprensione, compaiono sui bordi delle pagine o sulle carte di guardia, poste all'inizio e alla fine del volume. I segni che i proprietari o i semplici lettori lasciano nel tempo sui libri offrono informazioni sulle modalità di studio e di lettura, nonché sullo spessore culturale dei vari lettori, capibile dalle tipologie di postille come correzioni, integrazioni, traduzioni, commenti, glosse e annotazioni interlineari, critica al testo, inserti volgari, informazioni storiche, interpretazioni e riflessioni. Tutte queste annotazioni marginali sono utili per la storia di un libro, e per il contesto sociale in cui questo libro viene a trovarsi.

L’epoca di raccolta di un prodotto vegetale per uso
commestibile difficilmente coincide con l’epoca di raccolta per uso erboristico. Si coglie il Cardo mariano, Sylibum marianum, per consumare le coste fogliari (dopo averle private della lamina coriacea e pungente) in primavera del secondo anno,mentre per gli acheni maturi in giugno-luglio.

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Capitolo 1
La fame e il timore della fame
Capitolo 2
Nel XX Secolo si parla di fitoalimurgia
Capitolo 3
La fitoalimurgia: attualmente

Mattirolo ordina le piante in maniera pratica, non secondo le classificazioni botaniche, dietetiche o chimiche, ma secondo le categorie d’uso alimentare, ad esempio, i cauli metamorfizzati come i rizomi, i tuberi e i bulbi, le radici carnose, i giovani getti, le piante per frittate e torte, le piante succedanee del caffè e del the, i fiori, i frutti e i semi. Correda il tutto con una vasta bibliografia

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Gli Aldini
Caterina Sforza
Ramberto di Sogliano
Fausto da Logiano
Costanzo Felici
I Ginanni
Giovanni Bianchi, Jano Planco
Giovanni Antonio Battarra
Michele Rosa
Giuseppe Piolanti
Pietro Bubani
Ludovico Caldesi
Olindo Guerrini
Giovanni Pascoli
Aldo Spallicci [SPALDO]
Pietro Zangheri
Piero Camporesi

Appendice
1 Note di Cucina povera
2 La Sapa e il Savor

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Capitolo 1
Le erbe selvagge

Capitolo 2
Le erbe selvagge
1 Costa
2 Fascia gessoso-calcarea
3 Calanchi

Capitolo 3
Varietà, ecotipi e chemiotipi delle alimurgiche

Capitolo 4
Alcune alimurgiche

Capitolo 5
La percezione sensoriale

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